sabato 17 settembre 2016

Segnalazione: LA REPUTAZIONE Chi dice cosa di chi di Gloria Origgi - in libreria da ottobre



Come si crea o si distrugge la reputazione? Le ragioni di un anonimato prolungato o di una celebrità folgorante, del peggioramento
o del miglioramento della nostra immagine, per lo più ci sfuggono. Eppure la reputazione attraversa da un capo all’altro le nostre vite.


LA REPUTAZIONE Chi dice cosa di chi
di Gloria Origgi



EGEA -UBE 
Università Bocconi Editore
€ 18,00
Pagg. 212
OTTOBRE 2016
Da un lato ci preoccupiamo talmente tanto della nostra immagine
 che ci capita di commettere gesti inconsulti nella vana speranza di tenere sotto controllo l’opinione che gli altri hanno di noi. 
Dall’altro facciamo talmente tanto affidamento sulla reputazione degli altri che possiamo arrivare
 a scegliere, basandoci solamente su di essa, un medico, il candidato politico da votare, un giornale, o anche a far nostra un’idea. 
Il fatto è che la reputazione tocca la nostra esistenza nel suo aspetto più intimo.
Questa nozione essenziale è stata stranamente trascurata dalle scienze sociali.

Attraverso un percorso multidisciplinare, Gloria Origgi ci mostra 
che la reputazione non è mai stata così cruciale come nelle società contemporanee: partendo dall’analisi su come ciascuno di noi si vede, e sui meccanismi attraverso i quali ciascuno di noi fa parlare di sé, l’autrice espone la fragilità dell’idea stessa dello status relazionale, da valutare attraverso una serie di meccanismi di cui spesso non siamo consapevoli. 

La “reputazione”, infatti, non è solo il risultato di un posizionamento strategico, ma di come questo è percepito dagli altri, ed è quindi strettamente connesso al sentimento di fiducia e vulnerabilità.
Attraverso una esposizione scientifica e ritmata, supportata da racconti di esperienze personali, citazioni di film e libri (tra cui Gordon Gekko di “Wall Street” e “Il grande Gatsby”), la Origgi ci fa conoscere i meccanismi attraverso
cui si forma, si diffonde e ci condiziona l’idea di “reputazione” anche quando crediamo
di esserne immuni.

Dopo una analisi sugli usi strategici, ne viene approfondito l’uso che ne facciamo per estrarre informazioni dal mondo che ci circonda, analizzandola in tre ambiti centrali della nostra vita cognitiva: l’informazione, la formazione del gusto e la costruzione del sapere. In questi campi, l’oggetto della ricerca svolta si rivela intimamente legata, quindi, ai temi del web e della comunicazione, e la sua presenza pervasiva e ubiqua – sui motori di ricerca,
nei social network, in seno alla comunità scientifica e ai modi con cui essa produce e valida il sapere – ha il valore di un segnale in grado
di orientare potentemente i giudizi, le scelte e le azioni di tutti noi.



“La reputazione è una strategia fragile, di cui facilmente si perde il controllo, poiché la miriade di specchi più o meno immaginari che la fanno riecheggiare intorno a noi, la rendono in parte inafferrabile e la sottraggono al nostro controllo. Tuttavia, non possiamo farne a meno: senza reputazione, senza questo formidabile sistema di rimando del sé su se stesso e del nostro sguardo nello sguardo altrui, saremmo come quei cantanti che stonano in concerto perché il circuito del microfono non riesce a rinviargli la loro voce.”


L'autrice.
GLORIA ORIGGI, milanese, vive e lavora a Parigi. È direttore di ricerca
al CNRS, Institut Jean Nicod dell’Ecole Normale Supérieure e insegna
all’Ecole des Hautes Etudes en Sciences Sociales. I suoi interessi di ricerca vertono sull’epistemologia sociale, la filosofia delle scienze sociali e le scienze cognitive applicate alle nuove tecnologie. Ha pubblicato in Francia un libro sulla fiducia dal titolo Qu’est-ce que la confiance? Collabora con vari quotidiani e riviste italiani e stranieri.
Per Egea ha pubblicato, con Giulia Piredda, Filosofia.




venerdì 16 settembre 2016

Novità in libreria: "Zitelle" di Kate Bolick, il libro più discusso sulla condizione femminile



E' stato definito «Un libro intelligente che si legge con molto gusto» e il  THE NEW YORK TIMES BOOK REVIEW ne ha elogiato lo "stile affascinante e affabulatorio" che fornisce alle donne una diversa prospettiva per «liberarsi dagli schemi di vita imposti dall’opinione corrente, ascoltare il proprio cuore e ritagliarsi un piccolo spazio per i sogni».


ZITELLE
Il bello di vivere per conto proprio
di Kate Bolick

Sonzogno Editori
Trad. Silvia Rota Sperti
ISBN 978-88-454-2625-4
€ 17.50 
pp. 304
Ebook €9.99
«“Chi sposerò? E quando?” Sono queste le due domande fondamentali della vita di ogni donna

Inizia così Zitelle, indagine originale e provocatoria sui piaceri e le opportunità del rimanere single. 
Kate Bolick, giornalista e scrittrice, ripercorre la propria educazione sentimentale e ci introduce alle appassionate ragioni che hanno guidato la sua scelta di non sposarsi – scelta condivisa ormai, come ci informano le statistiche, dalla maggioranza delle donne americane. 
Questo cambiamento demografico senza precedenti, ci spiega l’autrice, è la logica conseguenza di un’evoluzione secolare. Zitelle, infatti, mette in scena un cast di “pioniere”, da Edith Wharton a Maeve Brennan (la leggendaria ispiratrice del personaggio di Holly Golightly in Colazione da Tiffany), che con il loro ingegno, la loro tenacia e la loro inclinazione verso l’avventura hanno incoraggiato la Bolick a costruirsi una vita per conto proprio. 
Le idee e le azioni non convenzionali di queste donne mostrano che le attuali discussioni sulla condizione femminile hanno alle spalle una lunga storia. 
Ma Zitelle è anche un invito a guardarci dentro, per scoprire gli ingredienti di una vita autentica, per riassaporare quegli splendidi anni in cui eravamo giovani e spensierate oppure per goderci la mezza età e il diritto di farci finalmente gli affari nostri. 
E inoltre contiene un chiaro messaggio non solo per le single ma per tutte le donne: si può essere “zitelle” dentro. Perché vivere da sole non è una condizione imbarazzante a cui sfuggire, ma può essere una forma, esigente e appagante, di libertà. 

Un libro audace e toccante che può stimolare una fanatica devozione e accese discussioni.

L'autrice.
Kate Bolick vive a Brooklyn, insegna alla New York University e collabora con le maggiori testate americane, tra cui l’«Atlantic», il «New York Times», «Elle» e «Vogue». Qualche anno fa pubblicò un articolo memorabile in cui dichiarava di preferire una vita da single a un matrimonio mediocre. Il testo fece il giro del mondo e ispirò questo speciale memoir, diventato subito un caso editoriale. Zitelle è già stato tradotto in diverse lingue; il «New York Times» l’ha riconosciuto come uno tra i migliori libri del 2015.